Proiezioni
- Vesod
Vesod, classe 1981, torinese di nascita, è un artista che ha cominciato con il writing nel 1998, quando dipingeva graffiti in Italia e all’estero e partecipava ai più importanti eventi del settore, come il Picturin Festival ed il Meeting of Style. Membro della SCO crew, partnership artistica torinese in cui si fondono musica e disegno. Dopo aver conseguito la laurea in matematica, sceglie di intraprendere in modo definitivo la carriera artistica. Segnato dalle opere del padre Dovilio, si avvicina alla tela conciliando diversi mezzi, come lo spray e l’olio. Tra mostre collettive e personali, a oggi è considerato uno dei migliori artisti contemporanei della Street Art internazionale. Vesod si definisce un urban artist, un muralista, poiché il suo percorso pittorico l’ha portato a realizzare dipinti legali in spazi pubblici, come tanti altri pittori del passato.
Quando entri a Covo da ovest non puoi non vederla, l’immensa opera di Vesod dal titolo “Proiezioni” ti trasporta in una visione metafisica del borgo. L’opera mette in scena tutto l’apparato metafisico, simbolico e matematico che contraddistinguono lo stile del celebre artista torinese: la triplice ripetizione della visione del borgo, il doppio punto di vista zenitale e assonometrico, il cerchio, lo specchio. Questi elementi uniti ad una figura di donna e dei vecchi cinematografi costituiscono l’apparato dell’opera che Vesod ha pensato
per Covo e richiamano alla memoria visioni escheriane e frammenti cinematografici fantascientifici. La giovane donna si specchia una cornice dove il vetro è sostituito dal cielo, in quel cielo denso di nuvole che sovra la triplice visione dall’alto di Covo, sempre la stessa, con la triplice ripetizione della torre campanaria che si staglia nel cielo. In questo cielo, in questo paese, che la giovane donna rivede se stessa proiettata, in quel cielo dove un cerchio (simbolo di armonia, completezza, perfezione) si compone dei campi che circondano il paese. Il significato dell’opera è nascosto in questo sistema di elementi e ripetizioni: noi siamo la proiezione del luogo nel quale siamo nati e abbiamo vissuto, quel luogo che ha costruito il nostro background, la nostra forma mentis, la nostra cultura. Quel luogo che non possiamo negare e nel quale sempre saremo proiettati. L’opera è stata realizzata con acrilico e pennello, utilizzando colori primari miscelati e fortemente diluiti al fine di dare l’effetto slavato ad alcuni toni di colore. Vesod ha utilizzato la tradizionale tecnica della squadrettatura per trasferire dal bozzetto alla parete il disegno.
Mappa dei Murales
La visione di CURE è duplice, la prima e più evidente è il dare vitalità e qualità al territorio attraverso l’arte urbana ed iniziative varie, la seconda è invece quella di costruire e rafforzare il rapporto che la popolazione, e principalmente i giovani, hanno con il nostro territorio, il contesto in cui viviamo e radicare in essi un profondo senso di appartenenza e un atteggiamento proattivo davanti alle problematiche sociali, costruendo così un buona base di cittadinanza attiva e partecipata.